Area di intervento
Attacchi di panico.

Ti capitano spesso attacchi di panico, inaspettati e ricorrenti? All'improvviso hai paura di stare in mezzo alla gente?



Gli attacchi di panico, o più comunemente le crisi di panico, sono episodi di improvvisa ed intensa paura accompagnati da sintomi somatici e cognitivi quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.

Con la paura degli attacchi di panico diventa ansiogeno e difficile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via. Evitare le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente ed il paziente diviene schiavo del panico e costringendo anche i familiari a doversi adattarsi di conseguenza.

In fase di analisi vengono considerati i seguenti elementi:

Componente fisica
In questa fase sui procede all'analisi della componente neurovegetativa. Il corpo reagisce respiro affannoso, palpitazioni, vertigini o giramenti di testa, formicolii ai piedi o alle mani, senso di costrizione o dolore al torace, sensazione di soffocamento o mancanza d’aria, sentirsi svenire, sudorazione, tremori, vampate di caldo o di freddo, bocca secca, nausea o nodo allo stomaco, debolezza delle gambe, visione annebbiata, tensione muscolare.

Componente cognitiva
In questa fase sui procede alla dei pensieri ansiogeni e delle aspettative associate alle situazioni sociali. "mi gira la testa, adesso perderò i sensi”, “sto per avere un attacco di cuore”, “adesso morirò soffocato/a”, “sto per diventare pazzo/a”, ”sarò in grado di parlare in pubblico senza balbettare?".

Componente comportamentale
In questa fase sui procede alla verifica dei comportamenti messi in atto dal soggetto per evitare ansia o per prevenire conseguenze negative. La reazione porta la persona ad evitare luoghi affollati, spazi aperti, autobus, treni, spazi chiusi e posti lontani da casa o dove comunque è difficile ottenere aiuto, evitare esercizi fisici, camminare vicino ai muri, mangiare caramelle...

Il trattamento per risolvere gli attacchi di panico richiede solitamente da un minimo di 7 ad un massimo di 15 sedute in base alla gravità del problema.



Le tecniche di intervento per questo tipo di disturbo si basano sul presupposto che, durante un attacco di panico, la persona tende ad interpretare alcuni stimoli esterni (traffico, luoghi chiusi...) o interni (es. tachicardia, sensazione di svenimento, confusione mentale) come pericolosi, come il segnale di un’imminente evento negativo.

Queste errate interpretazioni spaventano la persona e scatenano l’ansia con i relativi sintomi mentali e fisici.

"Il primo attacco di panico è generalmente inaspettato e quindi il soggetto si spaventa enormemente. Chiedi aiuto a chi sa come intervenire e potrai tornare alla normalità!"