Area di intervento
Problemi di ansia.

Hai problemi di ansia o sei teso tanto da renderti incapace di reagire? Sei spesso agitato o hai attacchi di panico?



Questi disturbi, che rappresentano il gruppo più commune di malattie psichiche, includono episodi di terrore improvviso ed inspiegabile (attacchi di panico), paure ingiustificate per oggetti o situazioni particolari (fobie); ansia nei confronti delle relazioni o delle attività sociali (fobia sociale) o una sofferenza cronica (disturbo da ansia generalizzata o GAD) e possono provocare sintomi sia fisici sia psicologici.

I disturbi d’ansia sono caratterizzati da una preoccupazione ingiustificata e cronica nei confronti di varie situazioni o eventi. Uno stato di allerta psichico tale da causare irrequetezza, tensioni muscolari, alterazioni dell’umore.



Ti capitano spesso attacchi di panico, inaspettati e ricorrenti?

Gli attacchi di panico, o più comunemente le crisi di panico, sono episodi di improvvisa ed intensa paura accompagnati da sintomi somatici e cognitivi quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.

Con la paura degli attacchi di panico diventa ansiogeno e difficile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via. Evitare le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente ed il paziente diviene schiavo del panico, costringendo anche i familiari a doversi adattarsi di conseguenza.

In fase di analisi
vengono considerati
i seguenti elementi

Componente fisica

In questa fase si procede all'analisi della componente neurovegetativa. Il corpo reagisce respiro affannoso, palpitazioni, vertigini o giramenti di testa, formicolii ai piedi o alle mani, senso di costrizione o dolore al torace, sensazione di soffocamento o mancanza d’aria, sentirsi svenire, sudorazione, tremori, vampate di caldo o di freddo, bocca secca, nausea o nodo allo stomaco, debolezza delle gambe, visione annebbiata, tensione muscolare.

Componente cognitiva

In questa fase sui procede all'analisi dei pensieri ansiogeni e delle aspettative associate alle situazioni sociali. "Mi gira la testa, adesso perderò i sensi”, “Sto per avere un attacco di cuore”, “Adesso morirò soffocato/a”, “Sto per diventare pazzo/a”, ”Sarò in grado di parlare in pubblico senza balbettare?".

Componente comportamentale

In questa fase sui procede alla verifica dei comportamenti messi in atto dal soggetto per evitare ansia o per prevenire conseguenze negative. La reazione porta la persona ad evitare luoghi affollati, spazi aperti, autobus, treni, spazi chiusi e posti lontani da casa o dove comunque è difficile ottenere aiuto, evitare esercizi fisici, camminare vicino ai muri, mangiare caramelle...

Il trattamento.

Le tecniche di intervento per questo tipo di disturbo si basano sul presupposto che, durante un attacco di panico, la persona tende ad interpretare alcuni stimoli esterni (traffico, luoghi chiusi...) o interni (es. tachicardia, sensazione di svenimento, confusione mentale) come pericolosi, come il segnale di un’imminente evento negativo.

Errate interpretazioni spaventano la persona e scatenano l’ansia con i relativi sintomi mentali e fisici.

"Il primo attacco di panico è generalmente inaspettato e quindi il soggetto si spaventa enormemente. Chiedi aiuto a chi sa come intervenire e potrai tornare alla normalità!"